Scacco alla Regina

Giochi di maschere e specchi
chi guarda non è se stesso
chi cerca non trova
le ombre guidano il gioco degli scacchi
senza il Re e la Regina
si alternano le pedine.

Quadrati neri e bianchi
si sciolgono in pavimenti psichedelici
mentre la Dama vestita di rosso 
ne osserva i movimenti
come un'Alice persa nel labirinto
attende una guida 
in un mondo che non le appartiene.




Borderline

La musica mi copre i pensieri. 
Questa stanza è impregnata di discorsi futili, suoni cadenzati che escono dalle bocche per occupare il tempo. 
C'è chiasso nella mia testa. 
Parole alla rinfusa che vorrebbero nascere. 
Profumare di stupore.
 Io ho voglia di nascere.
 Mi vedo lontana. 
Vorrei raccontarmi una storia come se non mi conoscessi. La mia esistenza è un anedotto in frammenti.Un foglio di carta scritto e accartocciato. Da riscrivere. Correggere. Stirare. 
Cammino su un filo. 
Attorno a me appesi ci sono sguardi.Visi immobili e silenziosi.  Alberi di gambe vicino alle mie,mazzolini di occhi.
 Odorano ancora di  primavere distanti. 
 Odorano i vasi di vermi. 
Barattoli di frasi che cadono in un precipizio. Parole sgocciolanti. Pioggia di Labbra fradice. 
Appesi, ci sono i fianchi. Cuori con un buco al centro. 
Vorrei banchettare. 
Vomitarmi. 
Tirarmi fuori gli organi dalla gola, nodi di sassi.
 Implodere.
 Vorrei la mia primavera.

Seguimi

Ho fame di un sentito da non contenere.
Ho fame di mani che creano forme illusorie.
Ho fame di occhi che hanno ancora uno sguardo. 
Ho fame di gambe che si incrociano eleganti.
Ho fame di braccia che avvinghiano  potenti.
Ho fame di ciglia che si muovono lente.
Ho fame di dita che si moltiplicano.
Ho fame di arabeschi sul corpo.
Ho fame di silenzio ipnotico.