Rituale Alchemico

Nel corpo dell'altro cerco l'essenza,
la scintilla della fusione
di un rituale alchemico
oltre il muro di pelle e ossa.
Quel guizzo che accende gli occhi.
ll primo legno che crepita,
la materia che si trasforma e poi divampa
e il tuono che si fa largo dall'origine del mondo.
Fili di lana rossi si intrecciano e
disegnano alberi contorti.
Si scioglie in bocca
il sapore di anima bruciata,
si scioglie sulle lenzuola
il demone che ci accompagna.
Tra oblio e torpore
le mani si riempiono di carne
tra oblio e torpore le gambe
divengono lunghe radici secolari.

Crollano le pareti
le finestre si spalancano
fogli di carta,
memorie sul pavimento,
le mani,
zappe che scavano
passato ed eterno,
le bocche,
contatto con le divinità.
ll letto si dissolve
il tempo si arresta.

Si riposano dormienti
i corpi all'ombra delle loro anime,
curve monti e valli sgoggiolanti
come foglie di rugiada
di un mattino che all'improvviso
preannuncia la fine dell'inverno.

Il cuore mi osserva

In questa sterilità cerco ancora la magia. 
 Nei ricordi affilati 
vedo vite che non mi appartengono. 
Attendo di definire la mia ombra
 con un raggio di sole. 
Attendo i violini suonare 
e il vento soffiare dalle pareti. 
 Il cuore mi guarda. 
Beve un the e sta in silenzio. 
Mi osserva.

Mutamenti

Ero bella vestita d'Amore,
ora che son nuda e silente
con la bestia al guinzaglio
mi guardo, ma la bellezza non scompare
col silenzio
solamente cambia pelle,
muta come il serpente 

al cambio delle stagioni
e il torrente 

che si fa strada sulle rocce.
Il mio vestito di foglie morte
sarà la terra per edera luccicante
che avvolgerà le pareti di ricordi
mi farò a pezzi
finchè non brillerò
per ricongiungermi all'Universo 

e vestirmi di stelle,
che seppur ci illudono di essere la
sono negli occhi degli antenati.
Mi farò eterna e solida
mi farò Luce,
Non mi vestirò più d'Amore,
Tutto sarà Amore.